Cala il sipario su Doc 3 con una svolta inattesa nel rapporto tra Andrea e Agnese. Cosa c’è da aspettarsi dalla quarta stagione della fiction?
Gran finale per la terza stagione di Doc – Nelle tue mani. Per il dottor Fanti la puntata del 7 marzo, ultima della serie, è stata il momento della verità. Il primario del Policlinico Ambrosiano si è trovato davanti alla resa dei conti con un passato che non passava mai e al tempo stesso non voleva saperne di riaffiorare dalle nebbie dell’amnesia.
È successo di tutto nell’ottava puntata del medical drama più amato della tv pubblica italiana. Il primo episodio è un flashback integrale che riporta spettatori e protagonisti indietro nel tempo. Fino al 2011, nel momento in cui Andrea si trova con le spalle al muro: il tumore di Agnese è violento e la diagnosi è infausta. La moglie di Doc scopre di non avere più di 6 mesi di vita.
Nel frattempo Enrico Sandri, l’amico di sempre, scopre che a New York è in corso una cura sperimentale che potrebbe salvare Agnese. Ma Andrea si vede rispondere che la sessione è chiusa e che la prossima sarà riaperta solo tra 6 mesi, quando per la sua sposa potrebbe essere ormai troppo tardi.
In tutto questo, Andrea sta pensando di far partire una ricerca sull’uso delle benzodiazepine nelle Rsa. Tutto nasce dall’arrivo in reparto di un anziano paziente che racconta di sentirsi sempre senza forze nella Rsa. Inoltre un’infermiera dell’ospedale, che in precedenza lavorava proprio in una Rsa, rivela che nella struttura venivano spesso somministrate dosi di benzodiazepine ai pazienti in modo da mantenerli docili e di conseguenza aver bisogno di meno personale per seguirli (motivo che aveva portato al suo licenziamento).
La ricerca però dà parecchio fastidio all’ex professore di medicina di Andrea e Agnese: Alberto Bramante, a capo di tutto il sistema delle Rsa. Bramante, un medico che ambisce a una carriera politica e con le mani in pasta nei finanziamenti propone allora a Fanti un “patto scellerato”: Doc stoppa la ricerca sulle benzodiazepine nelle Rsa e lui in cambio farà avere ad Agnese un posto per curarsi a New York.
Andrea, ancora scosso dalla tragica morte del figlioletto Mattia, si trova a un bivio. È dilaniato dalla decisione che è chiamato a prendere. Alla fine tradisce il giuramento di Ippocrate per amore di Agnese e cede alla proposta (di fatto un ricatto) di Bramante. Una volta a New York Agnese però incrocia Bramante e capisce tutto. Affronta Andrea e qualcosa tra i due si incrina. Doc, ferito, abbandona Agnese e si trasforma nel “principe bastardo”: un luminare freddo e senza empatia, un “tecnico” della medicina insensibile alle sorti dei pazienti e dei colleghi.
Col secondo episodio si ritorna nel presente. Agnese rivela ad Andrea che all’origine della loro separazione non c’è stato il suo tradimento con Bramante, ma il compromesso accettato da Doc. Fanti allora va da Bramante per dirgli che adesso sa tutto sulla faccenda delle benzodiazepine date ai pazienti delle Rsa. Il confronto degenera in fretta e Bramante aggredisce Andrea che per difendersi lo spinge via facendolo urtare contro la scrivania. Dopo che Fanti è uscito dall’ufficio., Bramante perde i sensi e collassa a terra.
Ricoverato proprio nel Policlinico Ambrosiano, Bramante accusa Andrea di averlo aggredito provocandogli il malore. Fanti cerca di discolparsi ma la Polizia si presenta per indagare. Doc però ha uno dei suoi soliti colpi di genio e si ricorda che Bramante sentiva nel suo ufficio una strana puzza di uova marce. Ma quell’odore forte non c’era in realtà. Quella falsa percezione era la spia di un’encefalite.
Bramante non ha perso i sensi per la discussione avuto con Andrea, ma per una patologia pregressa. Fanti salva il suo “nemico” e viene scagionato. L’ultima puntata si chiude con le dimissioni di Andrea per avere un’aspettativa e stare accanto ad Agnese che ha cominciato le cure per la recidiva del tumore. Il suo posto sarà preso da Giulia, che assiste desolata alla scena finale di Andrea e Agnese che si allontanano mano nella mano dall’ospedale.
La quarta stagione di Doc – Nelle tue mani è praticamente certa: manca solo l’ufficialità, ma c’è da aspettarsi che la dottoressa Giordano, ora che rimarrà a Milano senza doversi trasferire a Roma per fare il primario, non si rassegnerà facilmente ad aver perso per sempre Andrea.
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