La duchessa di Sussex è intervenuta all’interno di una kermesse cinematografica, confessandosi a cuore aperto su quanto accaduto in passato.
Tra gli ospiti illustri che hanno partecipato al South by Southwest film festival, che si è tenuto ad Austin in Texas, anche Meghan Markle. La duchessa di Sussex in scaletta all’interno del panel dedicato al ruolo delle donne nel mondo del cinema, organizzato proprio in occasione dell’8 marzo. Tra le altre cose ha avuto anche modo di parlare di quanto avvenuto durante le sue due gravidanze, prima quella di Archie e poi quella di Lilibet, i figli avuti dal matrimonio con Harry.
L’attrice ha dovuto infatti affrontare un momento particolarmente delicato e, come da sua stessa ammissione, sarebbe stata anche vittima di bullismo mentre era in dolce attesa: “Non è solo dispetto, è crudeltà”, ha spiegato con il marito ad ascoltarla tra il pubblico presente. Non sono passate inosservate le sue dichiarazioni, secondo i tabloid britannici si tratterebbe dell’ennesima frecciatina rivolta alla cognata Kate Middleton, la principessa di Galles, nonché moglie di William.
Meghan Markle e la critica (neanche troppo) velata a Kate: “L’odio da parte delle donne…”
“La maggior parte del bullismo e degli abusi che ho subito sui social media e online è stata quando ero incinta di Archie e di Lili”, ha esordito così Meghan Markle, con una rivelazione scioccante, per il suo intervento al South by Southwest film festival di Austin, in Texas, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo scorso. Parole, le sue, che sono destinate a far discutere, soprattutto per il riferimento non troppo velato alla cognata Kate Middleton.
Nel suo racconto infatti pare quasi ricordare i due anni passati a Londra, impegnata a rappresentare la corona britannica nelle uscite pubbliche in veste di working royal. Le sue dichiarazioni riportate dalla rivista Elle: “Quello che trovo più inquietante, francamente, soprattutto come sostenitrice delle donne, è quanto l’odio sia soprattutto da parte delle donne, che lo riversano completamente su altre donne, e non riesco a darne un senso”. E poi ancora: “Se stai leggendo qualcosa di terribile su una donna, perché lo condividi con i tuoi amici? Se fosse tua amica, o tua mamma o tua figlia, non lo faresti”.