Il meteo estate 2024 non preannuncia nulla di buono. Gli esperti attraverso le loro previsioni lanciano un vero e proprio allarme.
L’incertezza climatica sembra essere diventata la norma negli ultimi anni, e l’estate del 2023 ha sicuramente dato il via a questa tendenza, con temperature estreme e un caldo persistente. Anche l’inizio del 2024 non ha offerto molte speranze, con un inverno che ha mostrato segni di un clima anomalo, che ha visto una primavera quasi eterna in molte regioni. Ma quali sono le prospettive per l’estate che si avvicina? Gli esperti meteo non sembrano molto ottimisti, e c’è un motivo.
Quali sono le previsioni meteo estate 2024?
Dopo un periodo invernale caratterizzato da un’eccezionale persistenza di temperature al di sopra della media, sorge l’inquietudine tra gli studiosi per quanto riguarda l’imminente estate del 2024. Uno dei principali motivi di preoccupazione riguarda un fenomeno meteorologico noto come La Niña, il quale ha origine nelle acque dell’oceano Pacifico e può esercitare un notevole impatto sul clima globale.
Sebbene molti di voi siano familiari con il concetto di El Niño, vale la pena dare uno sguardo anche alla sua controparte, La Niña. Mentre El Niño si verifica quando le temperature superficiali dell’oceano superano di almeno 0,5°C la media, La Niña, al contrario, si manifesta quando queste temperature scendono al di sotto di tale soglia critica. Gli esperti notano che dopo un El Niño particolarmente intenso, come quello osservato nel 2023 e ribattezzato “super El Niño”, le probabilità di un’imminente comparsa di La Niña aumentano significativamente, suscitando serie preoccupazioni per le conseguenze future.
Quali saranno gli impatti della presenza di La Niña sull’andamento estivo? Questo fenomeno incide significativamente sulla circolazione atmosferica, specialmente sui venti alisei che dirigono verso l’equatore. Questi cambiamenti possono scatenare condizioni meteorologiche estreme, come prolungati periodi di caldo, siccità e tempeste violente che portano il rischio di inondazioni.
Le proiezioni per l’estate non promettono nulla di buono
Secondo le proiezioni del National Weather Service degli Stati Uniti, c’è una probabilità del 55% che La Niña si manifesti tra giugno e agosto, aumentando addirittura al 77% tra settembre e novembre. È pertanto probabile che l’estate del 2024 si collochi tra le più torride mai registrate. Le temperature al di sopra della media sono diventate la nuova normalità, e per la prima volta, il servizio Copernicus sui cambiamenti climatici ha riportato temperature costantemente superiori al limite di 1,5°C stabilito dall’accordo di Parigi, per ben 12 mesi consecutivi.
Questo scenario ci sollecita a riflettere seriamente sul cambiamento climatico e sull’urgenza di adottare azioni concrete per ridurre le emissioni di CO2 e affrontare gli effetti dell’inquinamento atmosferico. Altrimenti, una stagione estiva infuocata potrebbe rappresentare soltanto il prologo di ciò che ci aspetta nei prossimi anni.